Molti progetti realizzati, altri in fase di realizzazione. Particolarmente significativa è l'esperienza sulle manutenzione dei fabbricati di civile abitazione, il recupero e il restauro di antiche fabriche.
La splendida chiesetta che si erge lungo il confine tra la città di Ercolano e di Torre del Greco rappresenta una delle testimonianze più interessanti della architettura settecentesca, che, per la ricchezza di stucchi e fregi, non trova eguali sull'intero territorio vesuviano.
Le condizioni della cappella sono andate via via peggiorando, a causa di incuria e mancanza di fondi adeguati alla realizzazione delle necessarie opere di manutenzione.
La navata centrale era sicuramente sormontata da una tetto in legno di castagno creato apposta per favorire l’isolamento e la impermeabilizzazione, ma uno scellerato intervento di inizio secolo lo ha parzialmente demolito, probabilmente a causa dei costi eccessivi per il suo recupero, sicché la copertura è stata semplicemente rivestita con guina bituminosa.
Le numerose infiltrazioni di acqua piovana hanno provocato nel tempo distacchi di fregi e di stucchi: la facciata principale, sottoposta a battitura, onde verificarne la coesione e la consistenza, ha prodotto il crollo dell’intera struttura esterna, con la necessità di ricostruzione, secondo l’antico disegno.
Anche il portone di ingresso, in castagno, era stato oggetto di interventi di mantenimento del tutto incoerenti, come ad esempio la ricopertura della parte esterna con pittura a smalto stratificata.
L’intervento di recupero e di restauro che ne è seguito, ha restituito alla collettività un gioiello dell’architettura barocca.
The beautiful little church that stands on the border between the city of Ercolano (Herculaneum) and Torre del Greco is one of the most interesting examples of eighteenth-century architecture, which,
for the wealth of stucco friezes, has no equal on the entire territory of Vesuvius .
The conditions
of the chapel have gradually deteriorating due to neglect and lack of adequate funds to make the necessary maintenance work .
The nave was definitely topped by a roof made of cedar wood specially designed to facilitate the isolation and waterproofing, but a villain intervention of the first part of 20th century has been
partly demolished, probably due to the excessive costs of his recovery, so that the cover was simply coated with bituminous
guaina.
The numerous water infiltration resulted in the time gaps friezes and moldings where the main facade, subjected to beating, in order to verify the cohesion and consistency, produced the collapse of
the entire structure outside, with the need for reconstruction, according to the old design .
Even the entrance door, chestnut, was the object of maintenance interventions completely incoherent, such as the covering of the outer part with enamel painting stratified .
The recovery and restoration that followed returned to
the community a jewel of Baroque Architecture.